Descrizione prodotto
Umberto Saba è uno scrittore, come diceva di sé, con «le radici nell’Ottocento» e «la testa nel Duemila», che non ripu - diò mai il rapporto con una tradizione «alta» ma fu contro - corrente rispetto a tante tendenze della prima metà del Nove - cento (decadentisti, ermetici, futuristi), rifiutando ogni culto dell’esteriorità per essere se stesso, anche nell’espressione. La sua voleva essere una poesia «onesta», pura, che rifiutava la falsità anche verso se stesso; «serena e disperata», un modo per riconoscere il dolore universale non solo in sé, ma in tutti gli uomini, negli animali, anche negli oggetti inanimati. Era l’espressione della sua vita e delle sue angosce, accettate e can - tate come un esorcismo, per sopravvivere e superare le con - traddizioni, i contrasti del proprio animo e accedere a una visione totalizzante e “pacificata” dell’esistenza.
Elvio Guagnini è professore emerito di Letteratura italiana all’Università di Trieste e professore onorario all’Università Nazionale argentina di Rosario. È condirettore di Aghios. Quaderni di Studi Sveviani. Tra i suoi libri ricordiamo: Viaggi d’inchiostro (Campanotto, Udine 2000), Minerva nel regno di Mercurio. Contributi a una storia della cultura giuliana, 2 voll. (Istituto Giuliano di Storia, Cultura e Documentazio - ne, Trieste 2001-2003), Una città d’autore. Trieste attraverso gli scrittori (Diabasis, Reggio Emilia 2009), Il viaggio, lo sguardo, la scrittura (EUT, Trieste 2010), Dal giallo al noir e oltre. Declinazioni del poliziesco italiano (Ghenomena, Formia 2010). Diversi suoi interventi riguardano la letteratura italiana di viaggio, il rapporto tra letteratura e scienza, la letteratura di frontiera. Alcuni saggi recenti sono dedicati all’opera di Carlo Collodi, Edmondo De Amicis, Guido Ceronetti, Carlo Innocen - zo Frugoni, al romanzo militare, al rapporto tra letteratura e musica.