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Quando questo romanzo di Jules Verne venne tradotto per la prima volta in italiano, nel 1877, il titolo scelto fu Attraverso il mondo solare, per sottolineare l’ambientazione del viaggio straordinario che i protagonisti sono costretti loro malgrado a compiere. Di cosa si tratta?

Tutto comincia con un’enorme cometa che sfiora la Terra e porta via con sé un pezzetto d’Algeria, un pezzo ancora più piccolo di Gibilterra, la città spagnola di Ceuta, l’isola sarda della Maddalena, lo scoglio con la tomba di re Luigi IX e una parte di Formentera. Si crea così un nuovo mondo in miniatura, ribattezzato Gallia, con una quarantina di abitanti: il capitano di Stato maggiore francese Ettore Servadac e il suo attendente Ben-Zuf, alcuni soldati inglesi, una bimba con una capra, lo scienziato francese Palmirino Rosette, e infine il conte Timascheff con i suoi marinai russi. Il primo, terribile problema è quello del freddo. Anche perché gli inglesi non sono intenzionati a condividere le scorte di cibo e di carbone che possiedono. Come fare a scaldarsi? Forse rifugiandosi in un vulcano? E anche se fosse, resta comunque il secondo, terribile problema: come tornare sulla Terra. È chiaro che ogni giorno che passa un viaggio del genere non può che diventare più pericoloso