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Siamo nella contea di Stirling, in Scozia. Più precisamente, siamo nei dintorni della miniera di carbon fossile di Aberfoyle. Qui, nonostante anche l’ultimo filone si sia ormai esaurito, hanno deciso di rimanere a vivere i Ford, minatori che sperano è soprattutto il capo famiglia Simon a desiderarlo di poter tornare un giorno a scavare. Il proprietario della miniera, il signor James Starr di Edimburgo, viene raggiunto da una lettera dell’uomo, che gli chiede di accorrere in città: si sono verificati fatti clamorosi che meritano di essere presi in considerazione. Starr torna così nella contea di Stirling e una volta entrato nelle viscere della terra insieme a Simon non si trova di fronte a un nuovo filone, ma a un vero e proprio mondo sotterraneo, fino a quel momento celato da una semplice parete. È l’occasione perché la ricchezza torni in luoghi che ormai da tempo vivono in disgrazia. Gli abitanti di Aberfoyle si riversano nella miniera, dove fondano una nuova città. Qui però si imbattono in chi ci vive da anni. E che non intende lasciarsi disturbare… Ecco entrare in scena il vecchio Silfax. E il suo inseparabile compagno: un gufo delle nevi di nome Harfang.

Nato a Nantes nel 1828 da una famiglia dell’alta borghesia bretone, Jules Verne fu avviato agli studi giuridici, che presto abbandonò per dedicarsi alla letteratura. Sospinto da una curiosità insaziabile e dalla passione per la geografia, scrisse libri memorabili entrati a pie no titolo nella migliore letteratura mondiale, amati da gli intellettuali come dal grande pubblico, dagli adulti come dai ragazzi. Le sue opere più note, raccolte nel la serie dei Viaggi straordinari, contengono idee talmente visionarie da farlo ritenere il primo vero scrittore di fantascienza della storia. Autore assai fecondo, Verne scrisse un centinaio di romanzi oltre a novelle e opere teatrali. La sua produzione si arrestò solo poco prima della morte, avvenuta nel 1905 ad Amiens.