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“Le confidenze di Arsène Lupin” è una raccolta di nove racconti di Maurice Leblanc, apparsi sulla rivista “Je sais tout” nel 1911 e pubblicati in volume nel 1913. Il ritratto del ladro gentiluomo che ne emerge è quello del personaggio che i lettori più ricordano e amano. Lo vediamo nelle vesti di investigatore che risolve casi misteriosi e “regala” le soluzioni alla sua vecchia conoscenza Ganimard, ma anche in quelle di un ladro ingegnoso e scaltro a caccia di tesori. Decifra un codice ottico ne “I giochi del sole”, assume il ruolo di gioielliere ne “L’anello nuziale”, diventa critico d'arte ne “Il segno dell’ombra”. Seduttore, gentiluomo, resta riconoscibile per il suo senso di giustizia e la sua generosità, affascinando i suoi alleati tanto quanto i suoi avversari.
MAURICE LEBLANC nacque in Normandia, a Rouen, l’11 novembre 1864, secondogenito di un italiano, naturalizzato francese. Trasferitosi a Parigi, frequentò l’intellighenzia del tempo, ma gli autori che più ammirava furono Flaubert, di Rouen come lui, e Maupassant, che ritenne suo maestro e dal quale fu sostenuto. Nel 1905, spinto dall’amico editore Pierre Lafitte, pubblicò senza alcuna convinzione il racconto L’arresto di Arsène Lupin. Il successo immediato lo portò a continuare le avventure dello straordinario ladro gentiluomo, divenuto celeberrimo, con una incessante, felicissima produzione che durò fino al 1941, anno della sua morte. La sua casa nella località di Étretat è oggi divenuta il museo Le Clos Arsène Lupin.