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«BLACK LIVES MATTER HA FECONDATO IL DIBATTITO SUL RAZZISMO SISTEMICO NEGLI STATI UNITI E CONTINUA AD AGIRE ATTRAVERSO PERCORSI MENO VISIBILI. L’ESITO DELLE PRESIDENZIALI DI NOVEMBRE INFLUIRÀ SUL FUTURO DELLA CONVIVENZA TRA SETTORI DIVERSI DELLA SOCIETÀ.»

La parola «razza», che i genetisti hanno spiegato non avere alcun senso, viene usata molto negli Stati Uniti quando si parla di conflitti tra comunità, e in particolare della questione non risolta degli afroamericani. In gran parte discendenti degli schiavi portati dall’Africa nel Seicento, i neri sono e si sentono vittime di discriminazioni a tutti i livelli, per certi versi ancora eredità di quel lungo passato spaventoso. Tra il 2013 e il 2020 il movimento Black Lives Matter, nato a seguito degli omicidi perpetrati dalla polizia ai danni di cittadini afroamericani e poi impegnato su tutti i temi sociali, si è diffuso negli USA e nel mondo come nessun altro. Che cosa ne resta e che eredità ha lasciato in un’America lacerata da tensioni che coinvolgono anche latinos, nativi, musulmani ed ebrei?