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«Eppure, nonostante tutte quelle meraviglie celesti con cui aveva stupito le divinità, nulla poteva essere paragonato a ciò che aveva appena modellato e che avrebbe cambiato il mondo degli dei e l’esistenza finita e imperitura dei mortali nei secoli dei secoli.»

Dopo che il titano Prometeo ha rubato il fuoco agli olimpici per donarlo agli uomini, Zeus invia loro un «bel male»: la prima donna. Fornita di un vaso che tiene imprigionate la malattia, la morte, la povertà, l’invidia e tutte le altre afflizioni, la bella e seducente Pandora diventa involontariamente la messaggera di tutte le sciagure dell’umanità. Come la storia biblica che ha per protagonista Eva, il mito di Pandora è legato a una mentalità patriarcale e misogina, ma nel suo esprimersi, Pandora mette in evidenza la capacità redentrice delle donne in un mondo dominato dagli uomini, e il mito legato a questo personaggio, a distanza di secoli dalla sua creazione, mantiene tutta la sua modernità.