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«Una brezza tiepida e secca cominciò a scuotere la pianura, sollevando piccole nubi di polvere. All’improvviso vide spuntare la punta di una lancia dal primo dente che aveva seminato. Subito dopo un elmo, poi un petto coperto da una corazza e delle membra avvolte in robusti gambali di bronzo. In pochi istanti era apparso un soldato armato dalla testa ai piedi, che scrutava con espressione feroce la solitudine che lo circondava.»

Dopo essere stato bandito dal regno del padre per non aver impedito il rapimento della sorella Europa, Cadmo, primogenito di Agenore di Tiro, intraprende un lungo viaggio per ritrovarla. Dopo un’infruttuosa ricerca, l’oracolo di Delfi gli predirà che il suo destino è quello di fondare una nuova città che, col tempo, diventerà una delle più importanti di tutta l’Ellade: Tebe. A Cadmo, il primo eroe della mitologia ellenica, si attribuisce il merito di aver introdotto l’alfabeto nella cultura greca. La sua stirpe, però, sarà maledetta per via del possesso di una collana fatale e, generazione dopo generazione, i suoi discendenti ne subiranno i fatidici effetti, fino alla tragedia del più famoso di tutti loro: Edipo.