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Nel 1903 una sentenza della Corte Suprema stabilì, in un celebre caso portato da alcuni Cheyenne e Comanche, che i trattati con le tribù nativoamericane potevano essere abrogati (violati) dalla legge federale; la norma garantiva però un indennizzo in denaro a chi avesse perduto proprietà o denaro a causa della cancellazione di un trattato. Questi patti stipulati con il governo degli Stati Uniti erano viziati all’origine da sostanziali diversità culturali, la più importante delle quali era rappresentata dai concetti di possesso e proprietà individuale, che la maggior parte dei nativi del Nord America non conosceva. Nessuno, infatti, possedeva un particolare pezzo di terreno o territorio.

«Persino le rocce, che sembrano mute, fremono di ricordi di eventi passati legati al destino del mio popolo, e la stessa polvere sotto i vostri piedi risponde più amorevolmente ai nostri passi che ai vostri.»

Raffaele D’Aniello, laureato in Storia Americana presso l’Università di Bologna, è autore di alcune opere sulla storia militare dei nativi, tra le quali La battaglia di Little Big Horn, Toro Seduto e Cavallo Pazzo contro Custer e una biografia su Toro Seduto. Da venticinque anni gestisce la Libreria Militare Ares di Roma.